Ispirazioni
Tantra non duale
“Esiste un luogo meraviglioso, si chiama corpo. Il corpo deve essere ascoltato, amato. Amare vuol dire non sapere niente, non volere niente. Siate nudi da tutte le comprensioni, da tutte le intenzioni e lasciate parlare il corpo. Perché il corpo parli è necessario il silenzio. Finché sapete qualcosa, il corpo tace. Ritornate a questo silenzio di volontà di sapere. In questo silenzio, alla sua maniera, non alla vostra, il corpo vi parlerà. Lasciate il concetto di corpo e un calore, una freschezza, una vibrazione, una tattilità si dispiegano.” Eric Baret
“La mia unica libertà è vivere il mio condizionamento affettuosamente” E. Baret.
“In fondo il tantra non è un’ars amandi, come molti in Occidente pensano e come i media hanno fatto credere, ma un percorso spirituale nel quale la meditazione è il metodo principale. Tantra e meditazione non sono due pratiche distinte. Meditazione è l’andare oltre tutti i limiti in uno stato di coscienza espansa. Tantra in sanscrito significa “strumento per espandere la coscienza”. Perciò meditazione e tantra essenzialmente sono la stessa cosa.”
Elmar e Micaela Zadra
LA FENOMENOLOGIA ESISTENZIALE
“Il dialogo tra sé e sé e tra sé e l’altro il centro di qualsiasi processo esistenziale”
“Se rinunciamo dunque al pregiudizio del monismo del valore, possiamo forse vedere nell’indifferenza del cosmo che balla la sua eterna samba, tre indicazioni contemporanee, che possono indicare al viandante-sambista, meditatore epicureo, una direzione che non sia unica e quindi univocamente determinata, permettendogli così di rimanere in un’ottica fenomenologica, ovvero, come dicono gli astrofisici, al di qua dell’orizzonte degli eventi: bellezza, il valore della percezione; bontà, il valore dell’azione; logica, il valore della ragione, tre prospettive incommensurabili che si unificano concretamente nel corpo vivente” Paolo Quattrini
“Non penso a tutte le miserie ma alla bellezza che ancora rimane.” Anna Frank
“Non penso a tutte le miserie ma alla bellezza che ancora rimane.”
IL TEATRO NON DUALE
“L’attore non duale ascolta nell’apertura istante per istante, ciò che arriva dal compagno in scena, ciò che sorge dentro di lui e ciò che arriva dal pubblico, e gioca con queste dinamiche per scatenare sulla scena uragani emotivi o sfumature delicate, accogliendo globalmente il sentire e lasciandolo andare, in modo spontaneo” (teatrononduale.it)
“L’attore non deve illustrare ma compiere un “atto dell’anima” tramite il suo organismo. Si aprono così, davanti a lui, due alternative estreme: egli può vendere, disonorare, il suo essere concreto e “incarnato” facendo di sé un oggetto di prostituzione artistica: oppure può donare se stesso, santificando ii suo essere concreto e “incarnato“.
J. Grotowski
“Il teatro è l’arte del presente.” Ariane Mnouchkine
“Ti amo come il contagio e la sua cura insieme, come la pioggia e il sole, come il caldo e il freddo” W. Shakespeare.
“Essere nel principio significa rinunciare all’assenza”
J. Grotowsky
Ecco che sento l’acqua che mi lava mentre faccio la doccia, sono l’acqua, non c’è alcuna separazione. Mentre ballo sono la danza, mentre mangio sono la bocca, il cibo, l’esofago… mentre faccio l’amore sono il contatto, il tocco, il piacere… sono l’altro… sono l’amore….
PUBBLICAZIONI
Per visualizzare le pubblicazioni clicca sul titolo dell’articolo che ti interessa
La piena disponibilità al diverso porta in sè la coscienza che niente è davvero diverso, tutto è risonanza”
“La piena disponibilità al diverso porta in sè la coscienza che niente è davvero diverso, tutto è risonanza”