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Tendere al Cuore
Tantra è un modo di vivere, vivere nell’assenza di commento.
E’ perciò per noi un luogo del “Cuore”
Essere Tantrika per noi è l’attitudine di “Tendere al Cuore”
Tendere al Cuore potrebbe essere paragonabile a uno stato, una condizione di vita simile a quando ci si trova in una dimensione di presenza, in cui nel silenzio dei pensieri ci sentiamo svegli e attenti a ciò che percepiamo e a ciò che accade; al contempo però si tratta anche di una condizione in cui si vive una sensazione di “piena resa”, intesa come pacificazione completa, liberi da ogni giudizio, liberi da dover risolvere o raggiungere qualcosa. Si tocca uno stato di “leggerezza” difficile da spiegare a parole, direi più uno stato di levità. Perché quando il cuore è aperto sparisce ogni ansia, sparisce ogni preoccupazione, i problemi e le difficoltà non esistono proprio.
In quegli attimi sentiamo chiaramente nel cuore che nell’esistenza sta accadendo solo il “buono”… anche quando è mascherato da forze che nell’apparenza sembrano non buone.
Il respiro diventa aperto e fluido e il sorriso si forma naturalmente sulla bocca come a dirsi: “che scema sei, vedi che tutto è una “figata”? Senti che non c’è proprio niente di cui preoccuparti? Siamo davvero amati sempre…”.
Un meraviglioso stato di totale abbandono alla vita.
Le pratiche tantriche aiutano.
I riti ci portano in profondo.
Ciò che si attraversa nei seminari di Tantra riguardo alla profonda presenza e intimità e fluidità emozionale e di sentimento nell’assenza di commento, apre lo spazio all’attitudine all’intensità e alla disponibilità all’incontro come terreno fertile per ogni relazione.
L’invito è di sperimentare l’ascolto dell’energia femminile, cioè seguire il fluire naturale dell’Energia Erotica come esperienza in movimento perpetuo piuttosto che come meta da raggiungere.
Il Tantra nella sua disponibilità a fluire con l’esistenza è come sospinto dall’Energia femminile e l’Energia Erotica, cioè l’unione del piacere e dell’amore, spinge fino a giungere al cuore.
Prendere coscienza dei movimenti dell’energia erotica perciò ci accompagna ad essere perpetuamente immersi nell’affetto e nella sessualità, nella sensualità e nella disponibilità.
Vivere perciò non è dare una prestazione, vivere è come far l’amore abbandonandosi all’energia che ci porta all’incontro che accade adesso, incontro con me, con te, con la vita.
Il Cuore quindi è uno stato, una condizione senza condizioni in cui il fluire con l’energia femminile ne è l’iniziazione. E il Tantra e le sue pratiche sono il viaggio che ci accompagna verso quello stato di alto piacere dell’incontro nell’Infinito del Cuore.
Anche se nelle proposte incontrerete frequentemente riferimenti corporei, nell’essenza qui si parla prevalentemente di spirito.
Vivere nel Tantra è come vivere immersi nel mare ed essere al contempo un po’ l’acqua del mare. Acqua, plancton, flora e fauna marina sono continuativamente in contatto con la pelle e dalla pelle ogni sensazione, scorre in noi essendo acqua.
Così accade anche con ogni movimento energetico che sia forte o dolce, profondo o superficiale. Ne facciamo esperienza diretta.
Nel Tantra non duale non c’è separazione fra ombra e luce, non c’è meglio o peggio, giusto o sbagliato, non c’è vero o falso. Nella molteplicità dell’esistere dove c’è qualcosa di falso sotto c’è anche un po’ di vero, dove c’è il vero c’è anche qualcosa di falso.
Le pratiche tantriche possono portare a vedere la vita con occhi “trasparenti”, cioè oltre ciò che gli occhi vedono in superficie. Le pratiche ci conducono a vivere in connessione, fluendo fra un accadimento ed un altro con la stessa presenza e profondità proprio grazie ad una coscienza ritrovata, non solo personale ma anche transpersonale: dalla coscienza di sé alla coscienza di cosa accade negli spazi di relazione con l’altro, dalla coscienza esistenziale alla coscienza di come si muovono le energie cosmiche.
Nell’assenza di scopi e finalità, un unico desiderio si può sentire, ed è quello di seguire con presenza e ascolto il flusso della vita.
Si parla di non-intervento, inteso come possibilità di lasciarsi profondamente toccare, accorgersene e conseguentemente agire se è necessario, nella vibrazione di ciò è funzionale nel momento.
Scoprire e stupirsi di cosa affiora nell’esperienza, qualsiasi cosa ci sia da fare, senza commento, sia nell’agire scelte in quanto risonanti con l’energia, sia nel ritiro.
“Se vi è troppo sforzo psicologico, questa pratica non fa per voi.
se restare in questo spazio di ascolto vi provoca una reazione troppo intensa – e questo vi è insopportabile – ci sono pratiche più dolci, più adatte a voi.
Il Tantrismo porta in sé qualcosa di violento.
I passaggi sono violenti.
Se questo vi riguarda e sentite una risonanza, non vi sarà sforzo.
Noi qui siamo appassionati della tensione.
Scoprire una tensione nuova nel corpo ci appassiona molto.
Che il corpo riveli una tensione ci permette di rivelare anche la vera tranquillità: se c’è tensione significa che non posso essere tranquillo:
Ecco la vera tranquillità.
una tranquillità non fabbricata
ma sentita fin nella più remota tensione del corpo”. …Così, secondo il tantrismo del Kashmir, tutte le attività umane fanno parte del Tantra.
Ma che cosa è chiamato “tantrismo”?
Dal punto di vista della via kashmira, il tantrismo è l’arte di celebrare l’Ultimo nella vita quotidiana.
In una sensibilità disponibile, ogni dinamismo di diventare, di raggiungere, si elimina.
Si smette di utilizzare la propria vitalità e la propria intelligenza per impedire o per volere.
L’approccio tantrico propone di approfondire la questione delle nostre restrizioni fisiche e mentali. Strumento per farci scoprire cos’è il cibo, l’assimilazione, la digestione, ecc., ci porta nel contempo a scoprire cosa c’è di sacro nel cibo, nella sessualità, e ciò che vi è di volgare in certe forme di oblio di sé, nella comunione romantica, nella soddisfazione di un piacere.
“Provate la DISPONIBILITA’, avvicinarvi all’esperienza “senza commento”.
Ognuno di noi nasce con pura Disponibilità: un piccolo bimbo, anche se ferito, non commenta i genitori o l’ingiustizia che subisce, trova come starci, in modo semplice inventa strategie.
“Senza commento” ci predisponiamo semplicemente all’esperienza, in modo funzionale e creativo, evitando di disperdere energie nel lamento, nel giudizio, nella critica, nell’opposizione.
La vita va come deve andare, ciò che fa la differenza è come viverla”
Certo, ci sarà un’attività. Certo, ci sarà risveglio, canalizzazione delle energie. Certo, ci saranno dei rituali incomprensibili per una società borghese… Ma mai con l’intenzione di ottenere qualcosa. Tutta questa fantasmagoria si esprimerà per accordare il vostro corpo, il vostro spirito e la vostra sensibilità col presentimento dell’essenziale. L’umiltà è il solo terreno di queste espressioni.
Visto dall’esterno, lo stesso rituale, lo stesso esercizio – che è per noi un’espressione della bellezza della vita – potrà essere compreso come un mezzo per ottenere che ne so io.
Da un punto di vista pedagogico, si possono utilizzare certi aspetti delle vie progressive nella via diretta. Ma ci se ne servirà solo per accentuare la comprensione che lo spazio nel quale la libertà può scaturire è la disponibilità e non l’accumulo delle qualifiche, quali che siano.
Ai nostri giorni, il tantrismo è spesso compreso come l’utilizzo della sessualità al fine di ottenere la coscienza cosmica…
La sessualità è spazzata dal presentimento assordante del silenzio. In sé, essa non ha alcun nesso con il tantrismo.
Quando la sensibilità corporea diventa non concettuale, la sessualità, come tutte le funzioni della nostra corporeità, esplode. La sessualità psicologica non trova posto nella tranquillità, nel sentire di un corpo senza paure e senza bisogno. Questo non vuol dire che non esistano, nella tradizione tantrica, dei rituali per esplorare certe ramificazioni della sessualità, come ne esistono per esplorare le ramificazioni del respiro o altro… .”
-Eric Baret-
La via tantrica è un modo per riavvicinarsi alle regole cosmiche, un modo di sentire i legami di unità con tutti gli esseri.
Il tantrismo è veramente la scoperta di tutte le espressioni di questi ritmi. Non è un concetto. Questo deve essere sentito in tutti gli aspetti della vita: quando la polizia vi arresta, quando vostra moglie vi lascia, quando scrivete un libro… Quando il dolore invade il vostro corpo o quando non avete di che comprarvi il biglietto del metrò: siete presenti, la bellezza della vita anche.
Il tantrismo è l’arte di riconoscere la maestà della vita in tutte le espressioni.
Nel Tantra, più che di orgasmo, parlerei di stato estatico perpetuo poiché si sente in ogni parte dei nostri corpi, riempie la relazione, non ha un inizio né una fine e si ricollega al cosmo.
Nel Tantra, più che di orgasmo, parlerei di stato estatico perpetuo poiché si sente in ogni parte dei nostri corpi, riempie la relazione, non ha un inizio né una fine e si ricollega al cosmo.
Abbiamo preparato una serie di seminari di iniziazione al Tantra, alcuni aperti a tutti, altri che necessitano di precedenti esperienze acquisite in questo ambito e avrai la possibilità di sperimentarti su 3 grandi temi:
Il Corpo e il Sentire
Danze libere, meditazioni e pratiche incentrate sull’esplorazione della sensualità e sull’ascolto del piacere e di ciò che scorre nel corpo.
“Non c’è niente che dev’essere fatto, non è uno stato di passività ma al contrario di osservazione. E’ forse la più attiva delle nostre attitudini, andare “con” e non contro il nostro corpo e le nostre emozioni. C’è bellezza nell’accettazione di ciò che è”
-Vanda Scaravelli-
Le energie che ci attraversano
Il tocco come flusso amoroso, l’energia maschile e femminile ed il loro incontro, la relazione come spazio emozionale, erotico, energetico da sentire fisicamente per alimentarla ed averne cura, l’energia dei chakra.
“La speranza non è nel futuro ma è nell’invisibile. Di quest’altra dimensione che è già qui, che è tra di noi, che è là. Se io non la vedo allora mi dispero, se io la vedo allora ho speranza…Quindi cosa spero? Niente, perchè la speranza è di vedere l’invisibile”.
-Raimon Panikkar-
Ritualità e sacralità nella tradizione Tantrica
Esperienze, processi e riti ispirati alla tradizione tantrica nei lignaggi maggiori.
Le pratiche non hanno motivazione nè intenzione e possono condurre naturalmente in quello spazio silenzioso dove si liberano energie sottili per lasciar vibrare una nuova amorevole coscienza.
“Non si può chiedere la grazia. Quando non chiedete più, c’è umiltà. Questa umiltà è l’inizio della grazia”
(E. Baret.)
“Sacro, per me anche un solo sguardo è sacro, un battito del tuo cuore per me è sacro…”
-Mike Oldfield-
Informazioni utili
Ogni seminario non residenziale si terrà in sale di centri e associazioni idonee a ciò che proponiamo.
A chi si sposta da altre città rispetto al luogo del seminario, verranno fatte proposte di alberghi o b&b vicini per il pernottamento.
I seminari residenziali si terranno in agriturismo prevalentemente nel centro Italia, dove vivremo insieme nel periodo dedicato al seminario.
Ogni seminario ha un suo costo, in più sarà aggiunta una quota per l’affitto della sala per i seminari non residenziali, oppure il costo personale del soggiorno a pensione completa per i seminari residenziali.
E’ richiesto ad ogni partecipante di diventare associato di A Cuore Aperto facendo la tessera che costa 15 euro per tutto l’anno.
Requisiti richiesti per accedere ai seminari
Per accedere ai seminari non è richiesto avere particolari esperienze o competenze, ma la disponibilità a non giudicare e ad avvicinarsi al sentire, l’intenzione a vedere i propri limiti e le proprie predisposizioni e la disponibilità a condividere a partire da sè.
L’iscrizione è libera, è possibile iscriversi anche ad un solo seminario o solo ad alcuni senza l’obbligo di frequenza a tutto il ciclo.
Per accedere ai seminari con proposte più avanzate è necessario avere già fatto alcune esperienze precedenti sul Tantra e sulla relazione secondo la visione Fenomenologica.
Si richiede di dare attenzione a:
- Fuori dai seminari si può parlare solo delle esperienze personali e non di quelle altrui.
- É possibile abbandonare un rito, un’esperienza o eventualmente un seminario solo dopo averne parlato con i conduttori.